Spesso, in caso di incidenti automobilistici, si può verificare quello che viene definito “colpo di frusta”, un trauma distorsivo che interessa la parte superiore della colonna vertebrale.
Il whiplash (o colpo di frusta) non interessa solo gli incidenti derivati da tamponamento, come si può comunemente pensare: il trauma derivante dal colpo di frusta può infatti essere causato da incidenti frontali o urti laterali.
Come per il più comune caso della distorsione alla caviglia, anche il whiplash derivato da un incidente genera un dolore acuto che interessa l’area dove si concentra la distorsione.
I punti interessati da questo tipo di trauma sono la muscolatura dorsale e del trapezio. L’evento traumatico derivato dalla rapida iperestensione e iperflessione di queste aree può portare ad una tensione tale da provocare uno stiramento e, in alcuni casi, anche alla lacerazione delle fibre muscolari.
Riconoscere la sintomatologia del whiplash:
Il colpo di frusta derivato da un incidente non si limita solamente al classico dolore riscontrabile in un evento traumatico. In alcuni casi, infatti, il colpo di frusta va a generare alterazioni sensoriali (come senso di vertigini) e motorie che possono avere una durata che va da alcuni mesi fino a diventare una problematica di natura cronica.
Per questo motivo è necessario fare un’accurata diagnosi del trauma e dei problemi correlati.
La diagnosi in questi casi deriva sempre da test di imaging, che possono essere una radiografia, una risonanza magnetica o una TAC. La prima e la seconda garantiscono un controllo approfondito per valutare la presenza di eventuali fratture, la terza garantisce un quadro più preciso dello stato delle articolazioni e dei muscoli coinvolti.
Una volta fatta una corretta valutazione del grado della distorsione e delle eventuali problematiche correlate, si potrà procedere con le terapie per il recupero del paziente. Nella netta maggioranza dei casi, infatti, il colpo di frusta e le problematiche ad esso correlate vengono completamente riassorbite dal paziente nel giro di qualche mese di terapie.

Gli approcci terapeutici al whiplash:
Quali sono, quindi, gli approcci terapeutici più utilizzati nel trattamento del colpo di frusta?
Oltre ai classici farmaci antidolorifici o FANS per gestire la fase più acuta del dolore, la fase di recupero può interessare varie opzioni terapeutiche.
La terapia manuale aiuta, oltre che a ridurre il dolore, anche a ristabilire pian piano lo stato articolare e muscolare. Alla terapia manuale, spesso, vengono abbinati anche esercizi terapeutici, che possono portare al recupero della mobilità originale della muscolatura.
Anche la tecarterapia può essere un eccezionale coadiuvante alla terapia manuale.
La tecarterapia per il trattamento del whiplash e dei disturbi associati al colpo di frusta:
La tecarterapia è una terapia fisica che sfrutta la produzione di calore endogeno per favorire il recupero dai problemi di natura muscolo-scheletrica.
Tramite l’erogazione di calore, la tecarterapia agisce in profondità, favorendo l’aumento del microcircolo, la vasodilatazione per permettere di agire direttamente e precisamente sui tessuti lesionati o infiammati.
Nel caso specifico del colpo di frusta, il trattamento con la tecarterapia viene effettuato sfruttando la modalità capacitiva, una specifica funzione della tecarterapia pensata per trattare i tessuti a bassa resistenza alla corrente, come il tessuto cutaneo, il tessuto connettivo, il sistema circolatorio e quello linfatico.
Con la modalità capacitiva, l’elettrodo attivo isolato genera un movimento di cariche principalmente nei tessuti dell’area sottostante dove va anche a concentrarsi l’azione terapeutica.
La tecarterapia, quindi, affiancata alla manipolazione e agli esercizi, facilitano il recupero e il riassestamento delle eventuali lesioni, andando a generare anche un’azione di natura antalgica e anti infiammatoria.
La tecarterapia con Globus:
La tecarterapia con dispositivi come Globus DiaCaRe si inserisce efficacemente nei protocolli riabilitativi, grazie alla possibilità di combinare le modalità resistiva e capacitiva per agire in profondità sui tessuti.

Questa tecnologia si adatta al trattamento di condizioni sia acute che croniche del sistema muscolo-scheletrico, contribuendo alla riduzione del dolore e al recupero funzionale.
L’impiego dell’Atlante dei Trattamenti, uno strumento di supporto operativo, consente di modulare le impostazioni in base alle specifiche esigenze del paziente, favorendo un approccio terapeutico più mirato.
Nel contesto del colpo di frusta, l’integrazione della tecarterapia può rappresentare un’opzione valida, utile a sostenere il percorso riabilitativo e a facilitare il ritorno al benessere fisico.